Miele

Mieli e melate:

MONOFLORALI

Mieli rappresentati da caratteristiche organolettiche ben distinte.

Si suddividono in:

Miele molto conosciuto, prodotto indicativamente su tutta la penisola, anche se in alcune regioni si produce una qualità maggiore e sono più vocate a questa produzione.

Usato principalmente come “dolcificante” per le sue caratteristiche delicate che ben si prestano a tale uso.

Colore: dal trasparente al giallo paglierino, molto chiaro.

Profumo: debole, floreale, a volte leggermente fruttato.

Gusto: di vaniglia, molto dolce con fragranze di cera. Di media intensità e mediamente persistente con fragranze delicate, che via via si perdono rapidamente.

Stato: liquido per molto tempo, può tendere all’intorpidimento ma non ad una vera e propria solidificazione.

Luogo di raccolta: Colorno (PR), Noceto (PR).

Tipologia di miele caratteristica delle regioni settentrionali. Il tiglio viene raccolto nella nostra regione (Emilia Romagna) da piante “coltivate” per l’abbellimento urbano nei viali dei centri abitati.

In alcune regioni vi sono veri e propri boschi di Tiglio, che danno origine ad un prodotto di qualità diversa.

Colore: ambrato con riflessi verdi, allo stato liquido. Mentre cristallizzando ha un colore tendente al bianco.

Profumo: mediamente intenso, floreale, con note fresche e mentolate.

Gusto: deciso floreale, fresco con note leggermente mentolate o canforate, quasi medicinali. Vi può essere un leggero retrogusto amaro.

Stato: Tendente alla cristallizazione nel periodo autunnale, non velocissimo.

Luogo di raccolta: Noceto (PR)

Miele primaverile, piuttosto raro,raccolto spesso in miscela diventando un millefiori primaverile.

Nei nostri areali, di collina, spesso viene raccolto da boschi di ciliegio selvatico e ed altre Prunus che spesso fioriscono insieme.

In annate particolarmente fortunate si può avere la differenziazione netta di fioriture da tarassaco e ciliegio che purtroppo solitamente coincidono come fioriture, rendendo difficile la produzione di monoflora.

L’epoca di fioritura è il mese di Aprile, notoriamente instabile, che rende ancora piu difficoltosa la raccolta di tale nettare.

Colore: è piuttosto variabile dal molto chiaro all’ambrato scuro.

Profumo: ricorda il nocciolo del frutto, legnoso con sentori floreali ma con presenza di note speziate.

Gusto: Il sapore, segue la linea olfattiva, mediamente intenso, ricorda il nocciolo del frutto tenuto in bocca con la sua nota “legnosa”, lo zucchero caramellato, il croccante di mandorle.

Stato: come molti mieli primaverili è un miele che tende a cristallizzare piuttosto rapidamente con cristalli si fini ma “sabbiosi e pungenti”!

Luogo di raccolta di questo miele è Pellegrino P.se a 500 mt SLM.

 

Miele primaverile, raccolto spesso in miscela diventando caratterizzante nei millefiori primaverili.

Si può raccogliere su tutta la pianura padana in annate “fortunate” quando gli alveari sono già piuttosto sviluppati, altrimenti si lascia come alimento stimolante per le api. La nostra scelta, vista la fioritura precoce è cercare di far raccogliere questo miele in areali più in alto dove la fioritura spesso tarda un po’ ad arrivare trovando le api più pronte.

Andando in collina sui prati stabili delle zone pellegrinesi, lontano da qualunque tipologia di trattamento chimico o diserbo, riusciamo a raccogliere un miele di tarassaco di tutto rispetto.

Ricordando che anch’esso è un miele primaverile e di difficile raccolta.

Colore: è veramente un elemento distinguente di questo miele, dal colore giallo vivo, tendente ad un crema.

Profumo: quello di questo miele è veramente molto intenso con note acetiche, pungenti e valerianiche forti.

Gusto: il sapore, poco dolce, non acido, con un aroma piuttosto forte rinfrescante, di mandorla amara, piuttosto floreale che riporta alla camomilla.

Stato: Come molti mieli primaverili è un miele che tende a cristallizzare piuttosto rapidamente e se guidata la cristallizzazione porta ad avere un miele cremoso veramente di grande personalità!

Luogo di raccolta di questo miele è Pellegrino P.se a 500 mt SLM.

Il miele estivo per eccellenza raccolti su Prealpi e appennino si produce seguendo tutta la sua lunghezza nella quasi totalità del paese.
Lo produciamo su apiari dedicati alla raccolta di questo prezioso nettare dalla metà di giugno a circa la metà di luglio.
La sua purezza è fondamentale per far sì che questo tesoro dei monti non cristallizzi e mantenga il suo stato liquido anche durante l inverno (stessa caratteristica come del miele di acacia e melata).
Profumo: la sua caratteristica prevalente è l’amarezza cosi come il suo profumo floreale e tipico che richiama immediatamente il fiore.
Gusto: Il sapore è chimico, di pulito, ed è il miele con l aroma più intenso che la nostra azienda produce.
Colore: è ambrato con riflessi rosso vivo.
Una curiosità, le api durante il raccolto di questo miele sviluppano notevolmente la loro “arroganza”.

Zona di raccolta: Albareto (PR) 650 mt SLM.

Miele principe della pianura padana, dove questa coltura viene fortemente coltivata per la creazione di foraggi funzionali all’ alimentazione bovina.

Questa coltura fornisce una base molto solida dei millefiori emiliani, quando poi viene destinata alla produzione da seme può dare origine ad un meraviglioso miele monoflora.

Colore: quello di questo miele è chiaro leggermente paglierino o medio con una cristallizzazione che tende al bianco.

Profumo: L’odore di questo miele è floreale vegetale, debole, che può essere facilmente inquinato da altri marcatori.

Sapore: il gusto di questo miele è debole, con aroma floreale, vegetale, che sfocia in un aroma di cantina, con note fruttate vinose.

Vista la forte diffusione di questa coltura sul nostro territorio, spesso come suddetto è la componente base del miellefiori estivo, fiorendo da giugno a settembre.

Le zone dove raccogliamo miele di erba medica in purezza sono Noceto e Colorno, scelte in base alle annate ed alla loro piovosità.

Pianta spontanea infestante, che si sta diffondendo velocemente nei greti dei fiumi ed in aree golenali.

Fiore poco appariscente, una infiorescenza viola che produce un profumo molto gradevole, fiorisce da fine maggio a fine giugno.

Colore: il miele di queste piante è caratterizzato da un colore molto appariscente, un arancio molto vivace simile ad un evidenziatore.

Profumo: debole floreal-fruttato, di frutta, caldo ma poco penetrante.

Gusto: medio, molto neutro, mediamente dolce che ricorda il dolcificante ******* il fruttato leggero poco persistente.

Luogo di raccolta: Colorno (PR)

Pianta spontanea sempreverde che fiorisce da marzo a maggio.

Si può trovare come sottobosco nelle montagne, che separano l’area Emiliana da quella Toscana, aree più adatte allo sviluppo di questa specie arborea.

Colore: il miele ha la caratteristica di cristallizzare estremamente in fretta. Il colore va dal marrone all’arancio.

Profumo: fresco di caramello, zucchero cotto, camomilla.

Gusto: può ricordare il legno o la liquirizia, può avere un lieve retrogusto amaro.

Luogo di raccolta: Appennino Tosco-Emiliano.

Ad oggi, esaurito.

MILLEFIORI

Il miele millefiori è tutto il miele che non può rientrare per caratteristiche organolettiche nelle varie categorie del monoflorale.
Fatta questa piccola premessa, un paio di considerazioni:
I millefiori rappresentano la variabilità della flora che circonda i nostri allevamenti per cui potremo avere sia millefiori di pianura che di montagna (appennino).
La raccolta del miele inizia nel nostro territorio da aprile a settembre. Questo è un altro motivo di diversificazione ovvero in millefiori primaverili e millefiori autunnali.
Sono molteplici le differenze tra un millefiori e l altro; questa diversificazione Ci permette di avvicinarci a svariati gusti ed accontentare una buona variabilità di palati dei nostri clienti.
I millefiori inoltre essendo formati da diversi nettari sono molto più completi dal punto di vista delle proprietà intrinseche del miele rispettoad un monoflora.

Sono suddivisi in:

Primaverile di pianura

Primaverile di montagna

Estivo di pianura

Estivo di montagna

MELATE

Rappresentano una tipologia di mieli non derivanti dal nettare dei fiori. Sono delle tipologie molto particolari che non prendono il nome di una coltura specifica, ma bensì di un fitoparassita che le ha create (es. Metcalfa Pruinosa). Oppure in ambito generico, quando sono diversi i parassiti prende il nome del luogo di raccolta (es. melata di bosco o melata d’abete).

Un clima caldo e afoso nel periodo estivo, permette lo sviluppo della farfalla “Metcalfa Pruinosa”, caratteristica della pianura padana.
Questo lepidottero depone le uova ed ha il suo ciclo di sviluppo in fase larvale, sugli steli di diverse colture (molto conosciute da giardinieri e coltivatori). Le larve, nutrendosi della linfa della pianta, crescono danneggiandola.

Le api raccolgono le secrezioni delle larve e ne ricavano un prodotto molto interessante.

Colore: dal rosso scuro al quasi marrone.

Profumo: ricorda il pomodoro acido, leggermente bruciato, tostato. Fondo di vino caldo ma acidulo.

Gusto:è molto gradevole, mediamente dolce con sentore caldo, di vegetale secco, tostato, funghi o pomodori secchi. Alcune note acidule possono essere presenti e possono talvolta ricordare alcune marmellate. Leggermente sapido.

Stato: rimane liquido per un lunghissimo periodo.

Luogo di raccolta: Colorno (PR), Noceto (PR).

Ad oggi, esaurito.

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